Sero Group - A.S. Dil.Pallavolo Offagna 3:1 (2:3)
Electa Imballaggi - Multipel Treia 3:0 (2:3)
* tra parentesi i risultati delle partite di andata
In rosso le squadre qualificate per la Final Four 8/9 Marzo
Atto primo : la caccia
Finisco la doccia, mi vesto, “ciao ragazzi” e torno a casa a piedi.
Ma dopo i primi dieci passi a lato della strada, vicino ad un cancello, ci trovo un fagiano, un fagiano vero! Stava lì rimbecillito, immobile, che mi fissava. Dopo tre secondi il mio cervello fa le associazioni giuste: fagiano, cacciagione, cacciatore, DONE !
Prendo il cellulare e chiamo:” Done sono Eu” risponde lui :“ oh cu c’è?” e io: ” Done c’è un fagiano, qui fuori, davanti alla trave“ “ un fagian?! Orco due ! en c’ho manca el schiop! Aspetta adè arivo ( con una sola erre)”. Chiudo la chiamata, il tempo di mettere il cellulare in tasca e alzando lo sguardo vedo un matto in accappatoio uscire dalla palestra e camminare per strada( Per capire bene: l’accappatoio è a righe colorate, da quanto so poteva essere anche l’unico indumento che aveva indosso escluse le ciabatte) .
“ quest è quell dei gabbion!” sentenzia Done, guardando la povera bestia che era rimasta accovacciata tra il cancello e un muretto; poi guardandola ancora un attimo Done decide:“ quest el’ port a chesa!” , pian piano inizia ad avvicinarsi al pennuto mentre le macchine passanti suonavano. Quando è stato abbastanza vicino è scattato, io da spettatore ho solo visto un po’ di piume in giro un paio di mosse , forse anche tre, e ho sentito il battito d’ali dell’animale che cercava di fuggire. Forse meglio di Mr. Dundee, ( quello che addormentava i bufali) Done ha acchiappato il fagiano e girandosi verso di me, lo mostra tenendolo per il collo. ( che scena ! che scena!).
Atto secondo : lo spogliatoio
Tenendolo bene avanti entriamo nello spogliatoio, sicché la prima cosa che hanno visto tutti è stata una mano che teneva per il collo un fagiano che si dimenava a scatti.
Tralasciando la paura negli occhi di mazza, ( la stessa che ricopre gli occhi di Belogi in partita) Done si è messo a sedere nel suo posto e sotto la luce ha guardato meglio la bestia, e ha detto : “ quest ha da essa scapat da qualche gabion!”.
Da come guardava l’animale, non c’è stato difficile capire quale sarebbe stata a breve la fine del pennuto, quindi il buon guescio mosso a compassione avanza la proposta:” dai, abbiamo trovato la mascotte! Done en el magnà!” ed io :” si ma come la chiamiamo?” e il genio mazzanti lo battezza subito :” fagiano… Ano!, dai oh lo chiamiamo Ano!” ( ricordo che Mazza ha un maiale che si chiama Maia, e una coppia di pecore che rispondono al nome di Agne e Lino ).
Dopo abbiam messo l’animale nel cesto dei vestiti dimenticati (Emilia, se cercate il cesto lo abbiamo preso noi in prestito, quando Done lo avrà pulito dalla cacca di Ano, lo riporteremo).
Poi si è riso, è anche arrivato Roscini dall’altro spogliatoio ( adesso Espo fa la doccia da solo, forse è in un periodo di ricerca di intimità personale), c’è stato il tempo di fare anche uno scherzo a Mazza, e tutto il resto che potesse mettere Done in condizione di dire “ io sono leggenda”.
......by Andrea Pauroso Eusebi