A volte ti capita di lasciare posti con la consapevolezza che prima o poi ritornerai..un sesto senso innato che ti accompagna indissolubile, anche se con gli anni maturi scelte e affronti ambienti sempre nuovi.La Trave mi ha fatto da culla, mi ha avvicinato al concetto di aggregazione, di "appuntamento fisso", di seconda casa.. E' stata la palestra in cui andavo, passando dai passeggi, con il mosquito e con la borsa in canna..la palestra del liceo, quando alle 21 c'era l'allenamento di Nico Agricola e Michelone e poi di corsa a fare la doccia, perchè il giorno dopo la prof. interrogava in greco..
Quanti ricordi, quanti soddisfazioni..le prime cocenti delusioni, ma soprattutto quella maglia, quella tuta...il tutto molto più efficacemente per quanto platonicamente riassumibile in quella MENTALITA', in quella CULTURA PALLAVOLISTICA, che ha sempre contraddistinto il giocatore della Virtus.. mi piace chiamarlo della CARIFANO GIBAM.. ricordando gli anni di Cumi, Peppe e Roby..
Ho sempre sperato, in cuor mio, una volta messomi alla prova anche con altre realtà pallavolistiche, di ritornare a respirare quei muri, quegli spogliatoi, quel taraflex.. Ho sempre fantasticato, pensando al ricambio generazionale, alla possibilità di essere utile alla causa..sperando di esserne alla altezza.
Oggi ci sono di nuovo, insieme al compagno di mille battaglie ( Belo ), ad amici con i quali condivido passioni e tempo libero ( Tia, Espo, Mazza), ad icone della società...quali Ennio, Lucco, Gianluca, Giacomo..per i quali nel periodo della trafila adolescenziale delle Under provavo quasi una "SOGGEZIONE SCOLASTICA"...
Ci sono tante forze nuove, che mostrano un attaccamento che mi riempie di orgoglio e di ammirazione nei loro confronti ( Teo..Fede..)..ed un movimento IN TOTO che riprende vigore secondo il DICTAT della passione e della genuinità..
Tutto questo, non dimenticando il vero motivo per il quale ho voluto buttar di getto le mie sensazioni, quelle di giocatore che ancora rimane attaccato fortunatamente al tram dell'adrenalina e dell'agonismo da "rettangolo di gioco"..SABATO SI INIZIA LA SERIE C, in un mix di givani e meno giovani ( Ennio ci definisce già vecchi...io ancora per orgoglio non voglio usare questo aggettivo..:) dove ci si allena, si suda, non solo per preparare tatticamente la partita del sabato, ma anche e soprattutto per creare un concetto..quello di gruppo, di unica entità.
Vedere l'entusiasmo di Meciu in palestra, Giagio Iannelli che gioca e si allena con noi, mi dà la voglia di continuare a giocare per altri 10 anni. Sentire Andrea che dice che " DOBBIAMO ARRIVARE A MAGGIO CON LA CONSAPEVOLEZZA DI AVER PASSATO DEGLI OTTIMI MOMENTI TUTTI INSIEME" mi trova assolutamente d'accordo...solo in questo modo, solo così, si raggiungono i risultati..un mix imprescindibile, indivisibile.
Le difficoltà ci saranno, magari già da Sabato..ed il modo in cui le affronterEMO..ne uscirEMO...ci aiuterEMO..sarà la chiave dell' annata...
Chiudo con una frase di Velasco che racchiude la stagione della Virtus 2010/11.... "NON SIAMO una squadra da sogno ma SIAMO una squadra con un sogno”. Qual è il sogno di questo gruppo????
Buon campionato a tutti........Si aprano le danze...