venerdì 15 ottobre 2010

.......di DAVIDE DI TOMMASO

A volte ti capita di lasciare posti con la consapevolezza che prima o poi ritornerai..un sesto senso innato che ti accompagna indissolubile, anche se con gli anni maturi scelte e affronti ambienti sempre nuovi.La Trave mi ha fatto da culla, mi ha avvicinato al concetto di aggregazione, di "appuntamento fisso", di seconda casa.. E' stata la palestra in cui andavo, passando dai passeggi, con il mosquito e con la borsa in canna..la palestra del liceo, quando alle 21 c'era l'allenamento di Nico Agricola e Michelone e poi di corsa a fare la doccia, perchè il giorno dopo la prof. interrogava in greco..

Quanti ricordi, quanti soddisfazioni..le prime cocenti delusioni, ma soprattutto quella maglia, quella tuta...il tutto molto più efficacemente per quanto platonicamente riassumibile in quella MENTALITA', in quella CULTURA PALLAVOLISTICA, che ha sempre contraddistinto il giocatore della Virtus.. mi piace chiamarlo della CARIFANO GIBAM.. ricordando gli anni di Cumi, Peppe e Roby..

Ho sempre sperato, in cuor mio, una volta messomi alla prova anche con altre realtà pallavolistiche, di ritornare a respirare quei muri, quegli spogliatoi, quel taraflex.. Ho sempre fantasticato, pensando al ricambio generazionale, alla possibilità di essere utile alla causa..sperando di esserne alla altezza.

Oggi ci sono di nuovo, insieme al compagno di mille battaglie ( Belo ), ad amici con i quali condivido passioni e tempo libero ( Tia, Espo, Mazza), ad icone della società...quali Ennio, Lucco, Gianluca, Giacomo..per i quali nel periodo della trafila adolescenziale delle Under provavo quasi una "SOGGEZIONE SCOLASTICA"...

Ci sono tante forze nuove, che mostrano un attaccamento che mi riempie di orgoglio e di ammirazione nei loro confronti ( Teo..Fede..)..ed un movimento IN TOTO che riprende vigore secondo il DICTAT della passione e della genuinità..

Tutto questo, non dimenticando il vero motivo per il quale ho voluto buttar di getto le mie sensazioni, quelle di giocatore che ancora rimane attaccato fortunatamente al tram dell'adrenalina e dell'agonismo da "rettangolo di gioco"..SABATO SI INIZIA LA SERIE C, in un mix di givani e meno giovani ( Ennio ci definisce già vecchi...io ancora per orgoglio non voglio usare questo aggettivo..:) dove ci si allena, si suda, non solo per preparare tatticamente la partita del sabato, ma anche e soprattutto per creare un concetto..quello di gruppo, di unica entità.

Vedere l'entusiasmo di Meciu in palestra, Giagio Iannelli che gioca e si allena con noi, mi dà la voglia di continuare a giocare per altri 10 anni. Sentire Andrea che dice che " DOBBIAMO ARRIVARE A MAGGIO CON LA CONSAPEVOLEZZA DI AVER PASSATO DEGLI OTTIMI MOMENTI TUTTI INSIEME" mi trova assolutamente d'accordo...solo in questo modo, solo così, si raggiungono i risultati..un mix imprescindibile, indivisibile.

Le difficoltà ci saranno, magari già da Sabato..ed il modo in cui le affronterEMO..ne uscirEMO...ci aiuterEMO..sarà la chiave dell' annata...

Chiudo con una frase di Velasco che racchiude la stagione della Virtus 2010/11.... "NON SIAMO una squadra da sogno ma SIAMO una squadra con un sogno”. Qual è il sogno di questo gruppo????

Buon campionato a tutti........Si aprano le danze...

5 commenti:

  1. Da Ennio.
    Beh quando si torna a casa è sempre bello. E' stato così anche per me, perchè questo ambiente è stato la l’ultima casa alla quale mi sono sentito legato, nonostante ne abbia girate diverse prima di cambiare attività. Perché mi ha lasciato amici veri, rapporti profondi e una visione di sport che condivido. Ed è per questo che quando ho capito era tempo di “saldare il conto” sono ripartito da qui, per fare in modo che si riprendesse il cammino iniziato tanti anni prima da persone straordinarie. Mi piace molto l'idea che la gente si senta nell’animo di restituire qualcosa che lo sport gli ha concesso, perchè quello che si vive in anni di attività sportiva è un regalo che non tutti hanno e che a volte quelli che lo ricevono non lo apprezzano subito. Allora è chiarissimo perché in questi anni oltre ad aver allevato nuove generazioni di ragazzi volenterosi ed entusiasti, ci ha fatto veramente felici vedere “ i nostri ragazzi che tornavano a casa” spontaneamente con la stessa serenità con cui li abbiamo lasciati andare per la strada che era la migliore per loro. E' per questo che vi chiamo vecchi anche se so che non lo siete affatto, perchè dovete passare ad un'altra fase come state facendo, pur continuando a giocare. E poi chi mi conosce bene sa perfettamente che per me il termine vecchio non ha relazione con la carta di identità, piuttosto con la rinuncia ad imparare e sfidare i propri limiti, lo si può fare anche da molto giovani e ci si ritrova vecchi all’improvviso. Io non so quale sogno avete, personalmente sposo la frase di Andrea, che poi è quella che raccoglie il senso delle cose che mi hanno lasciato un segno in passato da allenatore e poi con un ruolo diverso in questi ultimi intensi anni. A tutti buon campionato, comunque vada alla fine sarà come sempre, un bel ricordo e una esperienza che nessuno può togliere dal cassetto di ognuno di voi.

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  2. Tommy m'hai fatto commuovere per la nostalgia dei bei vecchi tempi... ma visto che c'eri potevi anche menzionare la mitica canzoncina: "Mighelon Mighelonaus.. Mighelon Maldonu...!"
    In bocca al lupo per stasera contro Marotta, farete sicuramnete meglio rispetto a noi in coppa..

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  3. quanti EMO....cambiato stile di vita?

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  4. Di Tommaso... sempre così, ovunque vai inizi con i tuoi mielosi post.
    Che palle !! E' ora che smetti vermante invece di annunciarlo solamente?

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  5. Tommy sei diventato un EMO??? Non sarai un po' grandino???

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